04/06 - Una diversità confortante
by Jim Hoagland
ROMA - Quando il presidente russo Vladimir Putin domani sarà qui, si pensa che alcuni contestatori saranno in strada. Ma dimostrazioni più ostili potrebbero irrompere in questo mese, teme il governo, quando la sempre oscura Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo terrà una riunione a Bologna. Sarà la benvenuta nell' era post-politica del globalizzazione.
"Il contrasto è notevole", nota Giuliano Amato nella sua nuova veste, da un mese, di primo ministro dell'Italia. "La diversità delle nostre nazioni è confortante. Ma c'è un problema enorme e crescente di legittimazione per le organizzazioni che si occupano dell' economia mondiale. A Seattle ed altrove, la gente chiede: "Perchè siete voi quelli che decidono? Ma il sig. Putin non è percepito qui al momento come uno quelli che decidono sul destino di altri.
Quando parla, danzano come schizzi, sulla pulita scrivania dell'ufficio di Amato, idee circa l'economia mondiale, l'unità europea ed i pericoli - per l' America - della stabilizzazione della globale Pax americana. Parla chiaramente e con immaginazione là dove la maggior parte dei suoi predecessori politici si sono intensamente esercitati nell'arte della confusione. Come analista delle mutazioni della natura del potere globale è acuto quanto la maggior parte di loro erano abili distributori parrocchiali di benefici e di porchetta.
Poco tempo fa Amato, quando era Ministro del tesoro dell'Italia, era considerato da molti e con un margine largo, l'europeo più qualificato per sostituire Michel Camdessus al vertice del Fondo monetario internazionale. Ma era il turno della Germania per ricoprire l'ambita carica internazionale. Amato, uomo del centro-sinistra rimase a casa per essere nominato primo ministro in giugno, dopo che il Governo inaspettatamente sprofondò.
La visita di Putin in Italia, nel suo secondo viaggio all'estero dalla sua elezione in marzo, conterrà un certo dramma diplomatico. Per una cosa, Putin potrebbe trasmettere un invito per il papa John Paul II a visitare Mosca. Per un altro, Amato si aspetta che Putin dimostri che ha intenzione di ristabilire "una Russia più vigorosa" e che invertirà le tendenze dei recenti anni, "quando lo stato stava scomparendo e l' istituzione più solida era l'anti-stato.
"Ma il livello relativamente basso di interesse pubblico nella visita di Putin in Italia riflette il calo continuo della forza di mobilitazione della politica e della diplomazia nelle società, attirate maggiormente da Internet che dall'ideologia, più sospettosa dell'Organizzazione per il Commercio Mondiale e della Banca Mondiale che degli eserciti dell'impero.
"Il ritmo del cambiamento porta a molte contraddizioni" dice Amato nel suo inglese fluente, appreso mentre studiava per laurearsi in diritto comparato alla Colombia University all' inizio degli anni 60. "Gli intellettuali in Francia ed altrove temono che, attraverso la globalizzazione, gli Stati Uniti stiano imponendo un modello uniforme di visione del mondo e della società su tutti gli altri paesi. Questo naturalmente non è il nostro caso. Ma si trasforma in una versione sofisticata di Yankee Go Home. Poiché gli Stati Uniti sono un superpotenza, senza rivali, può facilmente essere percepito questo modo.
Allo stesso tempo "molta altra gente guarda agli Stati Uniti come l'unica potenza capace di raddrizzare i torti globali. Ma neppure gli Americani possono dare ordine ad una situazione così fluida", continua Amato. "Questo conduce ad altre frustrazioni e disappunti. L'impressione di una Pax americana non è negli interessi degli Stati Uniti, né è negli interessi degli Stati Uniti rimanere su questo picco solitario di potenza."
Amato dice che, pur rimanendo concorrenti commerciali con modelli sociali differenti, Europa e Stati Uniti dovrebbero lavorare molto attentamente insieme per fornire una nuova trasparenza ed una nuova legittimità alle organizzazioni internazionali. Il potere e la cultura americana saranno meno importanti di un'asta di lampo "quando l'Unione Europea ed altri si assumeranno maggiori responsabilità nell'organizzare la presa di decisioni a livello globale".
Cita l'approvazione di una singola valuta, l'euro, da parte di 11 sui 15 membri dell' EU e dei progetti di unione per una forza di reazione radipa, comandata dall'Europa, all'interno della NATO come esempi di burden-sharing a cui gli Americani dovrebbero dare il benvenuto. Senza professare alcuna ansia intorno ad un'Europa in cerca di unione politica attraverso porta sul retro, creando una valuta ed un esercito da inserire in una struttura politica in divenire che dirigerà il loro utilizzo. Gli Stati Uniti e quasi tutti gli altri hanno stabilito il controllo politico in primo luogo, preciso.
"Ma la storia dell' Europa è differente" risponde Amato. "Può funzionare in questo modo? Il fatto che le cose stiano funzionando è la migliore risposta che possiamo offrire. Pensi a cosa si facevano l'un l'altro, questi 15 stati, 50 anni fa. Dovremmo essere ciechi e pazzi se ci lasciamo sfuggire questa occasione."