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Bologna Social Forum 14/02/2002 Sarebbe un atto molto grave se si procedesse veramente all'apertura del Centro di Permanenza Temporanea sito a Bologna in Via Mattei, incuranti della richiesta formale inviata al ministro Scajola dal presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani che chiede la sospensione e la ridiscussione della necessità dei CPT in questo Paese. Condanniamo fortemente la scelta politica di creare queste strutture di detenzione, considerandoli dei moderni lager e giudicandone inaccettabile la costruzione in un Paese democratico che deve garantire il rispetto dei diritti fondamentali della persona a prescindere dalla nazionalità, gruppo etnico e colore della pelle. Non vi è più dubbio che oggi il governo Berlusconi con la proposta di legge Bossi-Fini, conferisce a queste strutture la funzione di veri e propri carceri etnici. Riteniamo inaccettabile che la prefettura bolognese facendosi interprete della volontà politica del governo, decida di non tenere in alcuna considerazione la forte contrarietà di una parte significativa della società civile bolognese e di rappresentanti istituzionali di diverse forze politiche manifestata nella giornata del 25 gennaio 2002 e nelle iniziative precedenti e successive, procedendo con mal riposto zelo all'immediata apertura del Cpt di via Mattei. Ci appare ancora più grave una tale decisione poiché irrispettosa delle istituzioni democratiche elette dai cittadini emiliano-romagnoli dal momento che impedisce ai Consiglieri Regionali di visitare il suddetto centro e di esercitare così le proprie funzioni. Come forze politiche democratiche e sindacali che hanno preso posizione in modo fortemente critico sull'apertura del CPT intendiamo dare continuità all'impegno che ci siamo assunti di opporci all'apertura di questi carceri etnici e alla politica del centro-destra in tema di immigrazione . Per questo aderiamo all'iniziativa del 15 febbraio 2002 ore 12.00 in via Mattei e alla manifestazione indetta dal Bologna Social Forum per il prossimo 2 Marzo 2002 primi firmatari
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