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"Fermiamo
la guerra"
Manifestazione contro la guerra
senza
se e senza ma
per la pace e la giustizia in medio oriente
Giornata Europea
contro la guerra
promossa dal Forum Sociale Europeo
La manifestazione
partirà alle 14 da Piazzale Ostiense
www.fermiamolaguerra.it
Come
Andare
Biglietti per il treno per
la manifestazione di Roma da Bologna
Da lunedi' 10 febbraio,dalle ore 10.30, presso il gruppo consiliare
Rifondazione Comunista al Comune di Bologna, saranno in vendita, i biglietti
per il treno speciale, organizzato dal tavolo cittadino contro la guerra.
Il prezzo del biglietto è di 15 euro (andata e ritorno) - Trenitalia
chiede 25 euro a persona anticipate, la cifra mancante verrà
coperta attraverso una sottoscrizione.
Data la grandissima richiesta i biglietti verranno venduti esclusivamente
da lunedì a venerdì, fino ad esaurimento, e non sabato
mattina in stazione.
Info : 051-203198 - 051-203580 Gruppo Consiliare Prc - Palazzo Comunale
Piazza Maggiore 6 Coritle del Pozzo.
Il treno n. 2 (Rifondazione e BSF) parte dalla stazione di Bologna alle
ore 4:57.
Presentarsi con il biglietto giusto che reca la scritta TRENO n. 2
L'arrivo è a Roma alla stazione Ostiense.
Sul treno verrà consegnato il volantino con le istruzioni x la
manifestazione e per il rientro.
Per informazioni e prenotazioni:
0516087340 CGIL
051203580 Gruppo PRC Bologna
051521939 Arci
328.9472668 - 349.7577479 Emergency
051523822 Rdb
051222855 - 3299685906 Spazio Social Studentesco
051233588 Ex Aequo - Bottega del Mondo
ULTIMO AGGIORNAMENTO
contro la "guerra permanente globale" un' arma di
cui dobbiamo munirci è quella della pazienza. E di pazienza ne
dovremo avere (e molta) anche domani per la partenza dei treni. Treni
Italia che, prima, ha fatto di tutto per ostacolare le partenze, dopo,
ad accordo fatto, ci ha messo anche la sua disorganizzione per creare
ulteriori casini. I treni speciali organizzati da Bologna dal Tavolo
cittadino contro la guerra sono stati in poco tempo riempiti e non c'è
nessun posto disponibile. Le adesioni per il treno n.1, che partirà
alle ore 4.25, sono state raccolte dalla CGIL. Le adesioni per il treno
n.2, che partirà alle ore 4.55, sono state raccolte dal Bologna
Social Forum. Il treno n.2 doveva avere più posti del treno n.1
e, secondo questo criterio, abbiamo distribuito i biglietti. Ma Treni
Italia ha organizzato i convogli con il criterio invertito (non c'è
stato niente da fare par farle cambiare la scelta). A questo punto,
domani mattina, direttamente in stazione, dovremo organizzare un piccolo
esodo (di un centinaio di persone) dal treno n.2 al treno n.1. Se tutti
ci diamo una mano vicendevolmente anche questo ulteriore problema verrà
risolto. Quindi, la proposta che facciamo è di anticipare l'appuntamento
per tutti, in stazione, alle 4.10. Lì ci saranno compagni che
daranno indicazioni. Per quanto riguarda il ritorno, verrà distribuito
a tutt* un volantino con le notizie necessarie sia per il corteo, sia
per le patenze della sera.
Preghiamo tutti i compagn* che non hanno il biglietto di non presentarsi,
i due treni son completamente murati, non c'è posto per nessun
altro.
Per chi non ha, comunque, trovato posto sui due treni speciali o sui
pulman, c'è un'altra possibilità: quella del "Disertrain",(proveniente
dal Nord-est), organizzato dal movimento dei Disobbedienti, che passerà
da Bologna centrale alle 10,30.
Il Tavolo cittadino contro la guerra ha riempito i 2 treni speciali
e 150 pulman. Oltre a questi numeri, dai paesi della provincia sono
state organizzate altre decine di autobus. Il dato è quindi eccezionale:
A Roma saremo almeno il doppio rispetto a Firenze.
Per tutti quelli
che sono rimasti senza biglietto!
dopo lunga trattativa trenitalia ha accettato di applicare il prezzo
del treno speciale anche sui treni di linea che vanno e tornano da roma
per la manifestazione.
ovviamente il prezzo applicato da trenitalia e' quello applicato per
i treni speciali organizzati dal tavolo contro la guerra bolognese,
cioe' 22 euro.
il prezzo e' lo stesso anche per i treni in partenza dalle altre citta'
della divisione passeggeri dell'emilia romagna, e cioe' tutte le citta'
sulla via emilia. le biglietterie delle stazioni sono gia' tutte operative,
all'acquisto basta dire che si va alla manifestazione di roma.
-
Sappiamo
che nei paesi della provincia si stanno organizzando pulmann info:
CGIL 051-6087340
-
Per gli
studenti medi e universitari allo spazio sociale studentesco, Via
Belmeloro, stanno organizzando diversi pulann- per info-prenotazioni
tel 051-222855 // 329-9685906
- Pax Christi organizza un
Pulman. il ritrovo è il 15 febbraio alle ore 04,15 di mattina
davanti all'iper-mercato Pianeta in via Larga. il pulman partirà
alle ore 04,30 di mattina (l'orario di partenza così presto,
è stato dettato dal fatto che, dobbiamo arrivare assolutamente
a Roma entro le 10,00 per poter entrare in città e partecipare
alla marcia). La marcia avrà inizio alle ore 14,0, il rientro
è previsto in tarda serata, il costo del viaggio andata/ritorno
è di 25 euro. Se qualcuno fosse interessato può telefonare
al numero di telefono 051/533704 (Pino, tutti i giorni dalle 18,00 alle
20,30). Email:
paxchristibologna@tin.it
- La Sinistra Giovanile di
Bo organizza pullman per la manifestazione di Roma contro la Guerra
in Iraq, il 15 febbraio.
Potete prenotare il viaggio: collegandovi al sito www.sgbologna.org
tel. 051/4198214 051/239524. e-mail organizzazione@sgbologna.org
- ESAURITI:
ATTAC Bologna predispone un autobus per Roma. Ci sono ancora pochi posti
liberi (il prezzo del biglietto è di 15 euro a persona). Inviare
le adesioni complete di numero di telefono a: Carmelo Adagio - adagio.carmelo@libero.it.
cell. 3478415901
L'orario di partenza dell'autobus di ATTAC Bologna e' previsto per le
ore 06.00 del 15 febbraio in V.le Masini adiacente Autostazione. Per
sabato 15 Febbraio il riferimerimento per l'autobus di ATTAC sarà
Valentina Fulginiti.
- I Verci Città Globale
hanno organizzato un "pullman verde" per andare a Roma il
15/2. La partenza è prevista da Bologna (all'ipercoop di Borgo
Panigale) alle ore 6.30 di sabato 15/2 e il prezzo del biglietto è
di 17,00 E. Ci sono rimasti ancora dei posti, se qualcuno fosse interessato:
verdicittaglobale@hotmail.com
oppure a festung76@libero.it.
- Venerdì
21 Febbbraio 2003.
Villa Pallavicini via M.E: Lepido. Ore 21.
il vicariato di Bologna OVEST con la nostra collaborazione, ha organizzato
una fiaccolata per la pace, che si terrà a Villa Pallavicini
via M.E: Lepido alle ore 21,00 si farà il percorso che va dalla
casa della carità al villaggio della speranza.
Info: Pax Christi Bologna - paxchristibologna@tin.it
- Venerdì
14 Febbbraio 2003.
Villa Pallavicini via M.E: Lepido. Ore 21.
il vicariato di Bologna OVEST con la nostra collaborazione, ha organizzato
un incontro sulla pace, che si terrà a Villa Pallavicini via
M.E: Lepido alle ore 21,00 saranno presenti don Renato Sacco (sacerdote
della diocesi di Verbania e consigliere nazionale di Pax Christi), con
il documentario girato in Iraq; e un sacerdote missionario in Tanzania.
Info: Pax Christi Bologna - paxchristibologna@tin.it
- Giovedì
13 Febbbraio 2003.
- Aula III, Facoltà
di Lettere e Filosofia. Via Zamboni, 38. Ore 12
La Guerra! Profitto di pochi imperialisti. Morte e miseria dei lavoratori.
Interverranno:
- Jean El Cheik,
rappresentante dell'Unione Democratica Araba Palestinese
- Marco Callegari,
rappresentante studentesco del Cantiere Indisciplinati Storici
- Virginio Pilò,
membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università
di Bologna
Vi invitiamo a partecipare
numerosi !
Ricordate che l'assemblea è un diritto di tutti i lavoratori,
e che nessuno lo può negare.
Non lasciate che qualcuno, tramite pressioni o intimidazioni,
ve lo rubi!
Il personale usufruirà di permesso sindacale per assemblea,
dal proprio monte ore individuale, in orario di lavoro regolarmente
retribuito.
RdB Università
"Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera
gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente"
(B. Brecht).
Sciopero generale per fermare la guerra.
Gli USA di Bush stanno per scatenare, con o senza il consenso
dell'ONU, la guerra contro l'Iraq. Sta per scattare l'operazione
choc e timore, 200 missili al giorno si abbatteranno sul popolo
irakeno, senza escludere la possibilità di ricorrere all'uso
di bombe atomiche tattiche. L'Italia è stata arruolata
nella guerra imperialista di Bush. Il servile governo Berlusconi
ha già autorizzato il sorvolo dello spazio aereo e l'uso
delle basi da parte dei militari USA nel nostro paese.
La guerra di aggressione preventiva di Bush-Blair-Berlusconi ha
il vero scopo di mettere le mani sul petrolio irakeno, assoggettando
al controllo della superpotenza USA un territorio strategicamente
importante, rilanciando l'economia di guerra per evitare quella
recessione in cui stanno sprofondando le economie neoliberiste.
Questa guerra rischia di incendiare tutto il Medioriente, di allargare
il conflitto a vaste zone del pianeta, di mettere in pericolo
la convivenza tra i popoli e la pace mondiale. Siamo contro la
guerra senza se e senza ma, con o senza il consenso dell'ONU.
Non possiamo restare indifferenti di fronte all'imminente terribile
massacro di vittime innocenti. I lavoratori e le lavoratrici hanno
tutto da perdere da una guerra, che provocherà nel nostro
paese il dilagare del virus nazionalista e razzista, il peggioramento
delle nostre condizioni di vita e di lavoro, ulteriori attacchi
ai nostri diritti, la chiusura degli spazi di democrazia.
Il sindacalismo di base, nel sottolineare il valore fondamentale
della pace e della solidarietà tra i popoli, invita tutto
il mondo del lavoro a mobilitarsi contro la guerra. Per questo
appoggeremo tutte le iniziative locali, nazionali e internazionali
tese a fermare la guerra e moltiplicheremo i nostri sforzi per
garantire la più estesa partecipazione alla manifestazione
a Roma del prossimo 15 febbraio, giornata di mobilitazione mondiale
contro la guerra.
Dichiariamo fin da ora che proclameremo lo sciopero generale contro
la guerra.
Stiamo lavorando per realizzare anche lo sciopero europeo contro
la guerra, come sostenuto nella mozione conclusiva del Forum Sociale
Europeo di Firenze.
Lo sciopero generale è un'arma importante che hanno i lavoratori,
perciò va impiegata in questo frangente terribile in cui
la follia bellicista dei potenti della terra disegna uno scenario
di morte, distruzione e miseria per tanta parte dell'umanità.
Facciamo appello a tutti i/le lavoratori/trici, alle RSU di tutti
i luoghi di lavoro, per attuare lo sciopero generale contro la
guerra non appena scatterà l'attacco all'Iraq
RdB/CUB, Conf.Cobas, Slai Cobas-Sincobas-Usi
Info: rdb-bo@iperbole.bologna.it
-
Scuole Laura
Bassi. Ore 15
Assemblea studentesca sulle 1000 ragioni contro la guerra
NOT IN MY NAME
Dopo la guerra umanitaria in Kosovo e quella antiterroristica
in Afghanistan, chi comanda ha cercato una nuova scusante, ed
ecco la soluzione della guerra preventiva. Ormai neanche i giornali
(e l'opinione pubblica con loro) ci credono più quando
scrivono che per l'ennesima volta il presidente americano Bush
vuole farsi difensore di pace e giustizia, eliminando il pericoloso
veicolo del terrore Saddam Hussein. Diventa ogni giorno più
lampante che la guerra è, in primo luogo, un'incredibile
fonte di guadagno, potenziale ed effettiva, per le grandi compagnie
petrolifere e belliche statunitensi e, in secondo luogo, è
un ulteriore passo verso quell'egemonia politico-culturale di
cui gli USA necessitano per mantenere il ruolo di gendarme globale.
I massimi rappresentanti della politica di molti paesi, se da
una parte si proclamano garanti di valori come la giustizia e
la libertà individuale, promuovono invece conflitti che
coinvolgono in massima parte civili inermi; si muovono contro
il disarmo atomico mentre essi stessi si dichiarano disposti all'uso
dell'arma nucleare. Ma le coscienze si stanno risvegliando, la
gente comincia a rendersi conto di tutte queste realtà.
Lo si vede dalle bandiere della pace appese alle nostre finestre,
lo si vede dal grande movimento di opposizione alla guerra, che
ora più che mai coinvolge tutte le realtà sociali
e tutte le generazioni. Anche le studentesse e gli studenti devono
prendere una posizione e farsi sentire con tutta l'energia possibile
per dimostrare a chi in questa guerra ha interessi personali che
prima del profitto viene la vita umana, che i diritti valgono
per tutti, e che rifiutiamo la guerra chirurgica, troppo spesso
causa di migliaia di innocenti vittime civili. Mobilitiamoci per
la pace, contro una guerra che non rappresenta nessuno, una guerra
di denaro e potere che i popoli di tutto il mondo, quello americano
in testa, non accettano e ripudiano.
- alla sala Benjamin
Via del Pratello, 53. ore 20.30
POLITICHE DI GUERRA E DIRITTI DEI LAVORATORI
ASSEMBLEA - DIBATTITO
Partecipano:
- Massimo Cervelli
-Esecutivo nazionale Confederazione dei Cobas
- Paolo Leonardi
- Coordinatore nazionale Federazione RDB
- Claudio Sabatini
- Segretario Generale FIOM-Cgil Sicilia
- Fausto Sorini
- Direzione nazionale PRC
- Marco Trotta
- Bologna Social Forum
- Modera: Gerardo
Bombonato - Giornalista
Info: Partito
della Rifondazione Comunista - 051/311.476
-
Santa Maria
della Misericorsia. Piazza di Porta Castiglione. Ore 20.30.
Il Circolo ACLI Giovanni XIII e Pax Christi punto pace Bologna promuovono
un ciclo di incontri per una lettura continuata e comunitaria della
lettera enciclica di Giovanni XXIII "Pacem in terris"
nel quarantesimo anniversario della sua proclamazione. Con la guida
generale di Monsignor Giovanni Catti. In questi giorni - GIOVANNI
CATTI (Rettore Università della Pace "Ernesto Balducci"
In Cesena-Forli')
Info: Pax Christi Bologna - paxchristibologna@tin.it
- Mercoledì
12 Febbbraio 2003.
Link. Via
Fioravanti
BOMBE DI NOTE, NO BOMBE DAL CIELO
artisti contro la guerra
concerti, dj, proiezioni
CONTRO LA GUERRA CON MUSICA, IMMAGINI, AMORE E FESTA l'associazione
SALAAM BAGHDAD in collaborazione con il LINK e LUNAROSSA CINEMATOGRAFICA/fondazione
cinema nel presente organizza una serata di sostegno alle iniziative
di ass.ni e ong in favore del popolo iracheno. per fermare la guerra
e l'embargo, restituire alla vita e alla salute un popolo che non conosce
pace da più di vent'anni.
Durante la serata: proiezione in prima nazionale del film SOTTO IL CIELO
DI BAGHDAD ore 22.00 con la presenza dei registi Mario Balsamo e Stefano
Scialotti e del montatore Paolo Maselli
concerto dei musicisti di SALAAM BAGHDAD : ANTONIO ONORATO, MAX GAZZE',
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI, CLAUDIO LOLLI, GORAN KUZMINAC, LUCA FAGGELLA,
C.U.B.A. CABBAL. NELLA NOTTE: BOMBE DI NOTE DJ. (hardcore pop, punk,
rock and roll e elettronica) musicisti in veste di DJ
Mostra fotografica di ANTONIO MANNU
Tutti gli artisti presenti non percepiranno alcun cachet. L'incasso
della serata (escluso il rimborso spese di benzina, treno e accoglienza
degli artisti) sarà versato su un conto corrente presso la Banca
Etica a nome dell'Associazione Salaam Baghdad e servirà a produrre
altre iniziative a favore della pace d' informazione e testimonianza.
Le iniziative di Salaam Baghdad sono aperte a contributi di chiunque
abbia testimonianze dirette, fotografiche, audio e video della vita
dei cittadini Iracheni, della loro esistenza come esseri umani degni
di vivere contro l'ipotesi che li vuole "effetti collaterali"
dell'ennesima guerra santa per la "sicurezza"e il benessere
occidentali. Salaam Baghdad infatti considera fondamentale il valore
della vita, senza distinzioni di razza credo religione. Nessuna causa
può giustificare il massacro di civili innocenti.
Sotto il cielo di Baghdad
film documentario di Mario Balsamo e Stefano Scialotti
Gli iracheni esistono?
Siamo andati in Irak con un gruppo di 20 musicisti italiani . Loro per
fare dei concerti contro la guerra. Noi per verificare se gli iracheni
esistevano o erano un'invenzione dei media occidentali. Siamo tornati
in Italia per testimoniare che esistono e hanno facce, occhi, sorrisi
esattamente come noi. Il nostro film documenta questa sconcertante verità.
Sotto il cielo di Baghdad c'è un popolo di iracheni che lavora,
si diverte, si sposa, sono curiosi, vogliono conoscere, sapere. Proprio
come noi. Sono gentili, mai sospettosi, sempre disponibili e tranquilli,
molto più di noi. Sono anche diversi da noi perchè hanno
alle spalle una civiltà peculiare di oltre diecimila anni, ma
come noi hanno un irriducibile bisogno di una vita normale, resa però
difficilissima da un embargo senza fine. Questo popolo, la sua vita,
le sue speranze non hanno spazio nei media ufficiali di tutto il mondo
per i quali esiste solo gente indistinta, attori che sfilano per sostenere
il presidente Saddam Hussein.
La gente normale non esiste più nella grande sceneggiatura dei
media. Sotto il cielo di Baghdad di Mario Balsamo e Stefano Scialotti
inverte tale prospettiva e mostra i visi degli iracheni. Nei mercati,
per strada, nel quartiere povero di Saddam City, a cena a casa di una
famiglia, nei matrimoni che vengono festeggiati in mezzo alle piazze
con tanto di musica e dolci. Nell'incontenibile vitalità dei
bambini, nelle scuole, dove il regime dittatoriale si fa più
visibile nel rigido indottrinamento degli alunni; oppure nei bar, dove
tutti giocano a domino; negli ospedali dove i bambini muoiono di leucemia,
contaminati dalle bombe a uranio impoverito sganciate durante la Guerra
del Golfo. O, filmando il gruppo di musicisti italiani che suonano per
le strade della capitale irachena, seguiti da una nutrita scia di persone
festose, formatasi spontaneamente. Storie di una vita ordinaria che
diventano straordinarie perché mai raccontate. Tutte racchiuse
sotto un cielo che conferisce un timbro lirico alla narrazione. Una
metafora che per gli iracheni è invece una concreta, quotidiana
realtà: quel cielo di un azzurro chiaro e luminoso, emblema della
positività, sede di Allah e dell'origine della vita, può
in qualsiasi momento diventare scuro, nero di bombe, pieno di morte,
verde di esplosioni, come ce lo ricordiamo nelle immagini televisive
trasmesse durante la Guerra del Golfo.
E sempre da quel cielo spuntano, a mo' di coro, le voci degli iracheni
ascoltate per le strade di Baghdad, che raccontano il proprio Paese,
i propri desideri, i ricordi della guerra e la richiesta insistente
di pace.
Perchè questo film. L'obbiettivo è puramente umanitario.
Il desiderio di pace del popolo iracheno è come il nostro desiderio
di pace. E noi speriamo che diventi una voce forte, un grido tale da
essere sentito dai regimi e dai governi che questo desiderio non vogliono
interpretare. I volti, i sorrisi, gli occhi mostrati nel film sono quelli
che andremo a bombardare. Ma un milione di milioni di tonnellate di
petrolio non vale la vita di un bambino di Bagdad o di New York, o di
Gerusalemme , o di Gaza City.
Tutti gli artisti presenti non percepiranno alcun cachet. L'incasso
della serata (escluso il rimborso spese di benzina, treno e accoglienza
degli artisti) sarà versato su un conto corrente presso la Banca
Etica a nome dell'Associazione Salaam Baghdad e servirà a produrre
altre iniziative a favore della pace d' informazione e testimonianza.
Le iniziative di Salaam Baghdad sono aperte a contributi di chiunque
abbia testimonianze dirette, fotografiche, audio e video della vita
dei cittadini Iracheni, della loro esistenza come esseri umani degni
di vivere contro l'ipotesi che li vuole "effetti collaterali"
dell'ennesima guerra santa per la "sicurezza"e il benessere
occidentali. Salaam Baghdad infatti considera fondamentale il valore
della vita, senza distinzioni di razza credo religione. Nessuna causa
può giustificare il massacro di civili innocenti. L'Associazione
Culturale "Salaam Baghdad - artisti contro la guerra" viene
fondata da una ventina di artisti (musicisti, fotografi, registi, nonché
operatori dello spettacolo) reduci da un viaggio in Iraq, avvenuto nel
Novembre 2002, esperienza umanamente intensissima, che li ha resi consapevoli
della logica barbara ed omicida che è alla base di ogni guerra
e li ha quindi spinti a riunirsi in associazione per promuovere eventi
legati alla loro professione che diano voce e volto alle varie umanità
oppresse e annientate e che siano essi stessi testimonianza contro quella
logica che oramai ai più appare come invece inevitabile, come
l'unica via, seppure dolorosamente, percorribile. www.salaambaghdad.org
Scaletta:
ore 20:00 presentazione della mostra fotografica dal titolo "....."
del fotografo Antonio Mannu
ore 22:00 proiezione del film documentario in prima nazionale (in
contemporanea sala blu e sala bianca) "Sotto il cielo di Baghdad"
ore 23:00 seconda proiezione del film documentario "sotto il cielo
di baghdad"
ore 24:30 Inizio concerti nella sala bianca con:
ANTONIO ONORATO "BREATH GUITAR" BAND
MAX GAZZE'
CUBA CABBAL
GORAN KUZMINAC
LUCA FAGGELLA
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
CLAUDIO LOLLI
- Martedì
11 Febbraio 2003.
- Aula di Istologia
dell'Università degli Studi di Bologna. Via Belmeloro, 8.
Ore 21
Come fermare le guerre? come costruire un mondo diverso, fondato
sulla giustizia?
"SCELGO LA NONVIOLENZA" la teoria e le pratiche della
coerenza tra mezzi e fini
ne discutono con noi:
- Luciano
Capitini, del Coordinamento del Movimento Nonviolento e referente
della Rete di Lilliput per la Campagna Scelgo la Nonviolenza.
- Lisa Clark,
di Beati i Costruttori di Pace, da anni impegnata in azioni
nonviolente e di pace nella ex Jugoslavia, in Palestina e Israele,
da poco tornata in Italia dall'Irak.
- presenta
Gualtiero Via, referente del gruppo di lavoro tematico "nonviolenza
e conflitti" del nodo di Bologna della Rete Lilliput.
La serata
ha per scopo il lancio, anche nella nostra provincia, della CAMPAGNA
DI OBIEZIONE/OPZIONE DI COSCIENZA del/la cittadino/a "SCELGO
LA NONVIOLENZA", promossa da Movimento Internazionale di
Riconciliazione (MIR), dal Movimento Nonviolento e dalla Rete
Lilliput.
Info: scelgolanonviolenza@retelilliput.org
- www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp
-
TPO - V. le
Lenin 3. ore 21
DI RITORNO DA PORTO ALEGRE
VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 15 FEBBRAIO
CONTRO LA GUERRA GLOBALE PERMANENTE
Saranno presenti:
- Gianfranco
Bettin - vice presidente Verdi
- Gianni
Rinaldini - segr. Naz. FIOM
- Luca Casarini
- Disobbedienti
- Nicola
Frattoianni - coord. Naz. Giovani Comunisti
- Valerio
Monteventi - redazione ZIC
- Gastone
Dall'Asen - Verdi per un'ecologia glocale
- Coordina:
Gianmarco De Pieri - Disobbedienti
Il movimento
delle e dei disobbedienti di Bologna organizza e promuove martedì
11 febbraio 2003 alle ore 21 presso il TPO di Bologna una discussione
sulla guerra globale permanente. Di ritorno da Porto Alegre e
in vista della manifestazione del 15 febbraio in oltre 50 metropoli
del mondo, il movimento dei movimenti si confronta sulle forme
dell'opposizione alla guerra in Iraq. Con la consapevolezza che
chi è contrario alle scelte dei signori della guerra viene
rappresentato come nemico a cui non è riconosciuta la leggittimità
dell'agire politico e del dissenso, si vuole riflettere sullo
spazio politico del conflitto e della disobbedienza ad una guerra
presentata come lotta preventiva al terrorismo, ma la cui cifra
insiste nella distruzione della Politica e nella costruzione di
un nuovo ordine imperiale.
Un Impero che produce proprio nel suo essere la permanenza di
questi teatri di guerra globale in ogni suo aspetto, economico,
politico o direttamente militare, e che ha il suo vero ed unico
nemico nell'umanità e nei suoi democratici e ribelli in
lotta per la costruzione della democrazia globale.
Come bloccare e sabotare la guerra permanente contro i civili
e le sue diverse articolazioni nei territori? Come ampliare lo
spazio politico del dissenso ai crimini contro l'umanità?
Come disobbedire al neoliberalismo e alla guerra?
Info: 051/490356 - disobbedientibologna@yahoo.it
- Sabato
8 Febbraio 2003.
c/o il Centro Studi Poggeschi- v.Guerrazzi 16 (entrata dal passo carraio).
ore 18
Donne in Nero Bologna
Berretti Bianchi onlus
alla conferenza dibattito
"Il Muro della West Bank"
Incontro con Maria Carla Biavati e Pia Mondelli
dei Berretti Bianchi onlus di ritorno dalla Palestina
e presentazione del 1° quaderno dei Berretti Bianchi
"Gaza Beach,un'estate con i Corpi Civili di Pace" con letture
a cura di Gualtiero Via e proiezione di diapositive di Maurizio Cucci
Tough e Anna Draghetti-Donne in Nero
presenteranno il progetto Donne di Jenin
Info: draghettan@libero.it
- Venerdì
7 Febbraio 2003.
- Giovedì
6 Febbraio 2003.
Santa Maria della Misericorsia. Piazza di Porta Castiglione. Ore 20.30.
Il Circolo ACLI Giovanni XIII e Pax Christi pace pace Bologna promuovono
un ciclo di incontri per una lettura continuata e comunitaria della
lettera enciclica di Giovanni XXIII "Pacem in terris" nel
quarantesimo anniversario della sua proclamazione. Con la guida generale
di Monsignor Giovanni Catti.
Fra le comunità politiche nella comunità mondiale - relatrice
GIANCARLA CODRIGNANI (ex-parlamentare)
Info: Pax Christi Bologna - paxchristibologna@tin.it
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