
Ieri pomeriggio la maggioranza
di centro-destra in Consiglio Comunale a Bologna ha impedito che si
potesse discutere un ordine del giorno contro la guerra in Iraq e sulla
manifestazione del 15 febbraio a Roma.
E' un fatto gravissimo.
Bologna è la città che ha il più alto numero di
bandiere della pace esposte da finestre e balconi, a Bologna il sentimento
contro la guerra è largamente maggioritario (lo dimostrano anche
le migliaia di persone che si recheranno alla manifestazione di sabato,
molto di più di quelle previste), ma chi attualmente governa
la nostra città si schiera con le logiche più guerrafondaie
dell'amministrazione americana e cerca di impedire a chi si oppone all'intervento
armato di Bush e Balir di poterlo anche solo esprimere.
E' in questa logica che vanno inquadrate anche le prese di posizione
di esponenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale tese ad impedire
l'esposizione delle bandiere "arcobaleno" dai palazzi pubblici.
Noi chiediamo a tutti i cittadini e ai lavoratori degli Enti Locali
di esprimere con ancora più visibilità il loro sentimento
pacifista, riempiamo ancora di più, in questi giorni che mancano
al 15 febbraio, Bologna e i suoi palazzi di bandiere della pace e di
drappi bianchi contro la guerra, isoliamo chi applaude alle bombe sulle
popolazioni irachene.
Tavolo cittadino contro la guerra di Bologna