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UN NUOVO CANTIERE SOCIALE APRIRÀ LE SUE PORTE
Sabato 26 gennaio 2002 ore 21.00
negli spazi dell'Ex Mercato Ortofrutticolo di Via Fioravanti 24
L'apertura, a cui sono invitati in primo luogo gli abitanti del quartiere Bolognina, avrà luogo con l'inaugurazione della mostra d'arte visiva Exit e rappresenta una tappa importante in un cammino politico che ha ormai alle spalle quasi due anni di maturazione. Il percorso che ci ha portati in Via Fioravanti ha avuto inizio nella primavera 2000 con l'esperienza della rete Contropiani-Noocse ed è poi transitato attraverso gli spazi di Via Ranzani. Partita sull'onda di Seattle come tentativo di dare espressione locale alla protesta contro la globalizzazione neo-liberista, la nostra azione è venuta via via definendosi per un'attenzione sempre più marcata alla dimensione territoriale, giungendo a individuare nel concetto di spazio pubblico l'elemento oggi decisivo per la critica materiale dell'esistente. L'apertura di Via Fioravanti vuol essere un passo ulteriore in questa direzione. Pur nella loro diversità, le numerose attività previste saranno legate dall'obiettivo comune di dar vita a un'esperienza di sfera pubblica non-statuale, espressione embrionale di democrazia diretta, caratterizzata da un forte radicamento nel territorio. Tenteremo di collocarci nel quartiere come uno spazio aperto e a disposizione di tutti, provando a socializzare verso l'esterno del movimento quella che per noi è stata l'esperienza più preziosa di questi mesi di lavoro comune: la contaminazione e la messa in rete dei saperi, la scoperta di forme di socialità alternative a quelle sottomesse alla logica del profitto capitalista, il piacere della conoscenza reciproca nel dialogo tra generazioni diverse.
Intendiamo il quartiere come un sistema di relazioni in continua trasformazione e la forte connotazione multietnica dell'area della Bolognina ci appare come un'occasione unica per mettere alla prova la nostra capacità di costruire relazioni come terreno di sperimentazione politica.
In pratica, ecco che cosa si troverà in Via Fioravanti:
- Network della comunicazione sociale - costituito da radio, carta stampata, portale internet, produzione video
- Libera Università Contropiani - sperimentazione intorno alla produzione sociale di sapere
- Centro di Documentazione - Libreria, rivisteria, biblioteca: un punto informativo e di consultazione aperto al pubblico
- Scuola di italiano per migranti
- Consumo critico - Informazioni e gruppo d'acquisto per un consumo consapevole
- Laboratori - Raccogliamo sotto questa voce i numerosi progetti legati al campo dell'espressione corporea (giocoleria, teatro-danza), musicale (concerti, sala-prove, sala di registrazione), artistica (spazio espositivo)
La serata di apertura del nuovo spazio pubblico di Via Fioravanti prevede la seguente programmazione: Si inizia alle 20.30 circa, con una informale presentazione ai cittadini del quartiere del progetto che sarà ospitato dallo spazio.
Dopodiché saranno inaugurati gli spazi che ospitano la tappa del percorso artistico cittadino di EXIT6 (Art, Love and Peace), mostra itinerante al suo sesto anno di attività. L'esposizione nelle sale di Via FIoravanti, organizzata da Wernice (www.geocities.com/spaziowernice), ospita i seguenti artisti:
- Silvia Carnevale Miino - sculture
- Jilt - performance video
- Sara - tele
- Valerio Dondini - tele
- Catex - installazione
- Lucia - installazione.
Durante la serata sarà inoltre inaugurato lo spazio concerto con una postazione sonora dove a turno suoneranno:
A chiudere il programma una performance del corso Nouveau Cirque e videoproiezioni del Laboratorio delle attrazioni.
L'assemblea di via Fioravanti
Un nuovo cantiere sociale aprirà le sue porte sabato 26 gennaio negli spazi dellEx Mercato Ortofrutticolo di Via Fioravanti. Lapertura - a cui sono invitati in primo luogo gli abitanti del quartiere Bolognina - avrà luogo con linaugurazione della mostra darte visiva Exit e rappresenta una tappa importante in un cammino politico che ha ormai alle spalle quasi due anni di maturazione. Il percorso che ci ha portati in Via Fioravanti ha avuto inizio nella primavera 2000 con lesperienza della rete Contropiani-Noocse ed è poi transitato attraverso gli spazi di Via Ranzani. Partita sullonda di Seattle come tentativo di dare espressione locale alla protesta contro la globalizzazione neo-liberista, la nostra azione è venuta via via definendosi per unattenzione sempre più marcata alla dimensione territoriale, giungendo a individuare nel concetto di spazio pubblico lelemento oggi decisivo per la critica materiale dellesistente.
Lapertura di Via Fioravanti vuol essere un passo ulteriore in questa direzione. Pur nella loro diversità, le numerose attività previste saranno legate dallobiettivo comune di dar vita a unesperienza di sfera pubblica non-statuale, espressione embrionale di democrazia diretta, caratterizzata da un forte radicamento nel territorio. Tenteremo di collocarci nel quartiere come uno spazio aperto e a disposizione di tutti, provando a socializzare verso lesterno del movimento quella che per noi è stata lesperienza più preziosa di questi mesi di lavoro comune: la contaminazione e la messa in rete dei saperi, la scoperta di forme di socialità alternative a quelle sottomesse alla logica del profitto capitalista, il piacere della conoscenza reciproca nel dialogo tra generazioni diverse. Parlare di radicamento territoriale non significa per noi rivolgerci al quartiere con un progetto predefinito e offerto a scatola chiusa; significa, piuttosto, innescare un processo di progettazione permanente insieme agli abitanti del quartiere, renderci disponibili a un divenire comune, offrirci al territorio come un fattore di moltiplicazione delle potenzialità che già esistono al suo interno allo stato di latenza. Intendiamo il quartiere come un sistema di relazioni in continua trasformazione e la forte connotazione multinetnica dellarea della Bolognina ci appare come unoccasione unica per mettere alla prova la nostra capacità di costruire relazioni come terreno di sperimentazione politica. Per far ciò occorrerà mettere laccento su ciò che ci lega alla condizione dei migranti: in primo luogo la produzione di reddito e quindi lo status di lavoratori-produttori di ricchezza, la schiavitù del lavoro che opprime e umilia la tensione creativa della vita.
Più che un progetto, Via Fioravanti si è data insomma un programma di lavoro, aperto a un divenire da cui nemmeno noi sappiamo bene che cosa possa uscire. Quello che sappiamo per certo è che ciò a cui teniamo è un percorso di cooperazione ampio e intelligente, che sappia ricostruire trame efficaci di trasformazione materiale dellesistente. Si tratta letteralmente di riprogrammare uno spazio che, per ironia della sorte, è un ex-mercato, luogo costruito per vendere e comprare merci e che ora sta per rovesciarsi nel suo opposto, in uno spazio di cooperazione sociale sganciata dal profitto. Nel momento in cui gli spazi pubblici tradizionali vengono smantellati per lasciare il posto alla loro parodia - ipermercati, centri commerciali, dove le persone si ammassano a celebrare il rito della merce anche nel loro tempo libero- noi ci troviamo di fronte alla possibilità di riprogrammare un ex-mercato trasformandolo in un luogo comune sottratto alle logiche dello scambio. E in questo senso che abbiamo pensato a Via Fioravanti come a un sistema operativo a programmazione libera (open source, stile Linux), su cui far girare numerosi applicativi in grado di dialogare e interagire tra loro. In pratica, ecco che cosa si troverà in Via Fioravanti:
Network della comunicazione sociale - Lobiettivo è quello di dotarsi di strumenti che consentano di superare la condizione di invisibilità a cui il sistema mediatico condanna tutto ciò che non serve o minaccia il mercato. Lipotesi è di costruire un sistema integrato (radio, carta stampata, portale internet, produzione video) al fine di far circolare allinterno del movimento (ma ovviamente, nei limiti del possibile, anche allesterno) notizie ed immagini che non altrimenti avrebbero alcuna speranza di riuscire a perforare il muro del sistema mediatico ufficiale. La sfida è aperta su almeno due fronti: da un lato, si tratta di ampliare la sfera del visibile e del sapere sociale, dallaltro, di avviare un percorso di analisi critica della comunicazione ufficiale, decostruendone i meccanismi e mettendone a nudo le strategie di falsificazione.
Libera Università Contropiani - Iniziato lo scorso anno in Via Ranzani, il lavoro della Libera Università Contropiani è una sperimentazione intorno alla produzione sociale di sapere. Le attività caratterizzanti portate della LUC sono state fin qui lorganizzazione di seminari di approfondimento su temi e snodi critici dellattualità e le presentazioni di libri, con lobiettivo di contribuire a costruire la cassetta degli attrezzi con cui leggere e decifrare le trasformazioni in atto. Con il passaggio in Via Fioravanti lidea è di provare a sperimentare concretamente il metodo dellinchiesta metropolitana, della ricerca sul territorio intesa non come puro reperimento di informazioni ma come costruzione di relazioni.
Centro di documentazione - Libreria, rivisteria, biblioteca: un punto informativo e di consultazione aperto al pubblico.
Scuola di italiano per migranti - Iniziata già da tempo, lesperienza della scuola per migranti troverà in Via Fioravanti la sua collocazione ideale, sia per la specificità territoriale del quartiere, sia per la possibilità offerta ai partecipanti di entrare in contatto con tutta una serie di altre attività.
Consumo critico - Informazioni e gruppo dacquisto per un consumo consapevole.
Laboratori - Raccogliamo sotto questa voce i numerosi progetti legati al campo dellespressione corporea (giocoleria, teatro-danza), musicale (concerti, sala-prove, sala di registrazione), artistica (spazio espositivo) che si propongono come esperienze di resistenza rispetto alla strategia di omologazione dellindustria culturale. Verrà valorizzata linnovazione espressiva, ma anche la contaminazione dei linguaggi, il multiculturalismo, le realtà emarginate a livello locale e globale. Saranno messi a disposizione dei cittadini i mezzi tecnici necessari per operare nellambito artistico-culturale: sala-prove, laboratori video, teatrali, artigianali saranno accessibili a prezzi bassi e gestiti in collaborazione con gli utenti.
Tutto questo complesso palinsesto sarà presentato al quartiere sabato 26 gennaio in concomitanza con linaugurazione di Exit. Partecipate numerosi!
Nuovo Spazio Wernice
presenta
exit 6art,peace and love
Sabato 26 gennaio 2002
Via Fioravanti, 24
La serata di apertura
del nuovo spazio pubblico di Via Fioravanti prevede la seguente
programmazione.
Si inizia alle 20.30 circa, con una informale
presentazione al quartiere del progetto che sara ospitato dallo
spazio.
Dopodiché saranno inaugurati gli spazi che ospitano la tappa del percorso artistico cittadino di EXIT6 (Art, Love and Peace), mostra itinerante al suo sesto anno di attività. L'esposizione nelle sale di Via FIoravanti, organizzata da Spazio Wernice (www.geocities.com/spaziowernice), ospita i seguenti artisti:
Silvia Carnevale Miino - sculture
Jilt - performance video
Sara -
tele
Valerio Dondini - tele
Catex - installazione
Lucia -
installazione.
Durante la serata sarà inoltre inaugurato lo spazio concerto con una postazione sonora dove a turno suoneranno:
- Tristan Honsinger and Ivan Illich friends
Il violoncellista Tristan Honzinger (New England, 1949) è compositore, improvvisatore e eccezionale solista. A lavorato in America e in Europa, in particolar modo ad Amsterdam con l' ICP (Instant Composer Pool). Da qualche anno si è stabilito in Italia. L'evento di questa era è il ruultato di un seminario di improvvisazione tenutosi nel corso delle ultime due settimane a lla Scuola di Musica Popolare Ivan Illich
- Petit Wernice Band
Il gruppo Wernice, nato dentro lo Spazio Wernice quai un'anno fa, si ripropone con un nuovo set di suoni tra improvvisazione elettronica e melodie.
- Bandarmanda
Baaaaaaaand'Armanda!!
- Schillo and Massi Session
A
chiudere il programma una performance del corso Nouveau Cirque e videoproiezioni del Laboratorio delle
Attrazioni.
Il programma potrà subire delle variazioni.
http://geocities.com/spaziowernice
wernice@lycos.it
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