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Mobilitazione Regionale e Nazionale
CHIUDIAMO I Centri di Permanenza Temporanea La mattina del 25 Gennaio 2002 un gruppo di cittadine e cittadini europei ha compiuto un?azione di disobbedienza smontando parte della struttura detentiva per migranti di Via Mattei a Bologna. E' con questa determinazione che invitiamo tutti e tutte a partecipare alla SMONTARE I LAGER
Molte persone GLBT (Gay & Lesbian & Bisexual & Trasgender) sperimentano nelle loro vite la necessità o il desiderio di migrare, di cercare un luogo, una città, un paese dove poter vivere dignitosamente la loro condizione. Magari sei uno/a di loro e sai cosa vuol dire ripartire da zero in un posto sconosciuto, tra difficoltà economiche, la sottile e strisciante omofobia. Ma anche il sollievo di trovarti in una città come Bologna dove - bene o male - la presenza GLBT è abbastanza visibile e accettata. In tutto il mondo milioni di persone sono costrette dalla povertà, dalla fame, dalle guerre (anche quelle "umanitarie") a fuggire altrove, o desiderano sottrarsi a regimi autoritari e oppressivi, alle distruzioni del loro ambiente di vita e allo sfruttamento causati dal capitalismo globale. Stranamente la retorica della globalizzazione non include la libertà di movimento e il diritto alla fuga di queste moltitudini. Anzi, l'Europa di Schengen (città in cui fu firmato l'accordo per regolamentare l'immigrazione tra gli stati membri della CEE) prevede la chiusura delle frontiere e la creazione di Centri di permanenza temporanea, dove i migranti privi di permesso di soggiorno vengono chiusi in attesa di essere deportati nei loro paesi di provenienza. A Bologna è stato costruito in Via Mattei uno di questi centri: si tratta di veri e propri lager, con gabbie alte sei metri, dove vengono detenute persone che non hanno commesso reati, creando di fatto una legislazione a parte per gli stranieri, che trova un precedente in Italia solo nelle leggi razziali. La comunità GLBT di Bologna non può tollerare questa vergogna, deve reagire a questa grave ferita alla cultura e alla pratica di accoglienza delle diversità che noi stessi abbiamo tanto lottato per costruire. Davanti al lager di via Mattei dobbiamo riconoscerci tutti/e come migranti e clandestini e partecipare alla lotta per il suo totale smantellamento! Partecipiamo alla manifestazione europea promossa dal Bologna Social Forum il 2 marzo 2002 a Bologna contro il lager di via mattei, per una nuova concezione di cittadinanza!. Appuntamento: ORE 15, PIAZZA XX SETTEMBRE [antagonismogaybologna] Info-point e dettagli sul percorso: c/o Atlantide oppure
gli studenti autorganizzati (cantiere indisciplinati storici, spazio sociale studentesco, forum co/scienze politiche, nati dalla resistenza...) invitano tutti e tutte a partecipare, in occasione della manifestazione del 2 marzo, al CACEROLAZO antiCPT! L'organizzazione di un cacerolazo non è difficile, è però necessario che ognuno si porti gli strumenti da casa (pentole, coperchi, mestoli...), poi bisogna restare uniti, noi saremo nello spezzone studentesco. Il cacerolazo è un modo originale e rumoroso di partecipare, ma soprattutto è un modo per stare con il movimento argentino e per mantenere viva l'attenzione sulla questione che già è scomparsa dalle pagine dei giornali... Contro i Cpt, contro il sistema neoliberista tutti e tutte alla manifestazione del 2 marzo!
Il Coordinamento Nazionale dei Verdi disobbedienti aderisce e rinnova la propria partecipazione alla due giorni dei Social Forum Italiani che si terrà a Bologna il 2 e 3 Marzo. Sabato 2 il Coordinamento dei Verdi disobbedienti parteciperà alla mobilitazione e al corteo che si terrà alle 15.00 contro l'apertura del Centro di Permanenza Temporanea per immigrati di via Mattei esponendo lo striscione "La disobbedienza non finisce qui, smontiamo la destra come i Cpt". Tra gli altri, in rappresentanza dei deputati Verdi in Parlamento, sarà presente a Bologna, il deputato sociale Mauro Bulgarelli. Adesioni dalla CGIL Regionale e dalla Camera del Lavoro di Bologna alla manifestazione del 2 marzo contro il Centro di Permanenza Temporanea di via Mattei Siamo convinti che il futuro e la qualità sociale della nostra regione dipenderà anche dalle capacità di accogliere una quota crescente di popolazione immigrata. Pertanto invitiamo le forze sociali e politiche, le istituzioni ai vari livelli a promuovere e praticare la cultura dell'accoglienza e della solidarietà, cultura che affonda le sue radici nella storia passata e recente della nostra regione, per realizzare una società multietnica e multiculturale nella quale gli immigrati possano vivere da cittadini portatori di diritti e doveri. Per questi motivi la CGIL dell' Emilia Romagna è impegnata a tenere alta la mobilitazione contro la legge Bossi/Fini, la cultura xenofoba che la ispira e a contrastare il ruolo repressivo affidato ai Centri di Permanenza Temporanea. Da qui nascono le motivazioni della manifestazione regionale che abbiamo indetto per il pomeriggio di sabato 9 marzo a Parma. Con lo stesso spirito aderiamo alla manifestazione indetta dal Bologna Social Forum per sabato 2 marzo a Bologna, contro il Centro di Permanenza Temporanea di via Mattei. Prime adesioni: Gianni Rinaldini, Gianni Ballista, Vittorio Bardi, Paola Cicognani, Nadia Presi, Franco Di Giangirolamo, Maria Concetta Basile, Danilo Barbi, Annalisa Quaglioni, Elisabetta Perazzo, Stefano Maruca, Cesare Melloni, Bruno Pizzica, Stefano Sabbiuni, Roberto Morgantini, Gianna Nuvoli, Anna Fini, Maurizio Piccagli, Mauro Strazzari, Claudio Cattini, Gianguido Naldi, Simonetta Ponzi, Sandro Zabbini, Gianni Scaltriti, Gino Rubini, Giovanni Barba, Luigi Baldini, Mauro Alboresi, Stefano Borgatti, Gianni Paoletti, Danilo Gruppi, Luigi Luccarini, | ||||||
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