Fischi in piazza, ancora una volta, verso il palco
e la retorica profusa anche quest'anno a commemorare le vittime della
strage del 2 Agosto '80. In questa maniera ha reagito una piazza più
affollata dello scorso anno a cui non solo è stata negata la
parola ma anche il minuto di silenzio, unico momento di vera partecipazione
rimasto, umiliato e dimenticato dal cerimoniale che subito dopo il discorso
di Bolognesi, alle 10.25, ha visto la lettura dei messaggio di Ciampi
e Casini mentre tutta la piazza chiedeva rispetto e silenzio.
Come
Bologna Forum Sociale abbiamo partecipato con le modalità
annunciate alla città: dopo il discorso del presidente dei
familiari delle vittime, Bolognesi, abbiamo deposto i nostri fiori con
i biglietti sotto la lapide, per poi lasciare, con dolore e rabbia per
il minuto di silenzio negato, la piazza della stazione.
Quello
che è successo dopo ha dimostrato che già i fischi spontanei
dello scorso anno non erano altro che la risposta esasperata di un'intera
città. Una risposta che quest'anno è stata ancora più
forte contro il tentativo di far scadere nella pura commemorazione,
una ferita ancora viva nella cittadinanza.
E così, nonostante avesse anticipato che non sarebbe intervenuto,
è arrivato anche l'intervento del ministro Buttiglione, in rappresentanza
di un governo, che il giorno prima imponeva al paese, blindando militarmente
il senato, una legge cucita sugli interessi eversivi del presidente
del Consiglio per introdurre un principio giuridico che in passato è
servito ad affossare importanti processi contro le stragi impunite di
questo paese, ed il giorno dopo a Bologna umiliava la piazza con la
retorica della lotta al terrorismo. Una partecipazione che non è
passata sotto silenzio come quella di tante altre personalità
dal dubbio passato politico che compongono l'attuale maggioranza di
Palazzo d'Accursio come quella dei palazzi romani, per la storia passata
come quella più recente.
Una partecipazione che ha visto definitivamente svuotare la piazza dimostrando
al tempo stesso quale grado di consenso abbia la giunta Guazzaloca e
quale percorso occorre immediatamente intraprendere per costruire in
città un altro 2 Agosto possibile, in cui si riconoscano tutte
le coscienze civili e democratiche che da sempre chiedono "verità
e giustizia", assieme all'abolizione del segreto di stato.